Musellaro
Il giorno era colmo di luce, porcellane imperfette
fra il vuoto dei rami e lo stupidario degli anni.
Il mio amore se ne stava nei ritardi,
negli umori del Morrone che dal cielo
a strapiombo precipitano l'anima del mondo,
la sua perdizione, la sua commozione.
Pensavo morire senza fughe,
senza trasfigurazioni cardinali,
ha importanza? Pensavo
alle noci nei bauli, al fil di lana
che trafigge le montagne
inducendole al respiro impetuoso
della terra, alle mani nodose di Dio.
Piccole rose di cuore gemmarono
purpuree il crepuscolo e la sua fine,
lunedì 1 dicembre 2008
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