giovedì 30 agosto 2007
martedì 28 agosto 2007
Il male perché fa male? Parte II
Quando domande inutili quali "Dove andremo a finire?" mi attanagliano la mente, l'Operetta Morale sull'Illustrissima madama Morte & madama Moda mi riportano alla normalità del nihil sub sole novum, e mi sento meglio; avvertire il meglio nel peggio è la sola felicità che posso concedermi, inoltre diversamente non saprei aggiustarmi. Intanto qualcuno qui fuori droga la notte affinché continui a credere la buffa umanità ch'è pieno giorno.
Eppure, eppure dev'esserci un'interiorità della quale più non disperare, uno sguardo addolcito nel reale..
Aiutatemi a capire.
P.S.= Debbo la foto all'amico Ciro.
lunedì 27 agosto 2007
Momentum II
Fu un amore urbano, Milano.
Si trattò di un certo modo di stare al mondo: tra la finestra rettangolare che dava su via Crescenzago e la pioggia obliqua gettata dai palazzi s'annullava lo sguardo, come di un paesaggio collinare che per monotonia addormenta e placa. Poi anche alcuni lampi dai tram, gli sguardi sempre chiusi dei passanti, palmizi incastrati dalla neve su tropicali macadam: il pietrisco risorgendo mi portava al mare, eppur così lontano... Sino ad Otranto, sino alle lacrime elleniche dell'Egeo. Ma innamorando Milano mi centrava col fulcro del reale, ed io con lui disperavo della nostra affinità geometrica.
Infine fu l'epilogo di giorni pellegrini a risvegliarmi nuovamente stanca, la verità lontana.
Ora solo qualche volpe rara appare nella notte, un decoro lombardo lampeggiando a tratti m'accompagna sulla strada verso il buio.
Si trattò di un certo modo di stare al mondo: tra la finestra rettangolare che dava su via Crescenzago e la pioggia obliqua gettata dai palazzi s'annullava lo sguardo, come di un paesaggio collinare che per monotonia addormenta e placa. Poi anche alcuni lampi dai tram, gli sguardi sempre chiusi dei passanti, palmizi incastrati dalla neve su tropicali macadam: il pietrisco risorgendo mi portava al mare, eppur così lontano... Sino ad Otranto, sino alle lacrime elleniche dell'Egeo. Ma innamorando Milano mi centrava col fulcro del reale, ed io con lui disperavo della nostra affinità geometrica.
Infine fu l'epilogo di giorni pellegrini a risvegliarmi nuovamente stanca, la verità lontana.
Ora solo qualche volpe rara appare nella notte, un decoro lombardo lampeggiando a tratti m'accompagna sulla strada verso il buio.
domenica 26 agosto 2007
Il male perché fa male? Parte I
Hitler al mattino si svegliava intatto, come ognuno di noi ogni giorno s'alza dal proprio giaciglio puro, fresco, rinnovato dal buon riposo o stremato da un'interminabile insonnia, ma comunque libero dai gangli della coscienza: per otto lunghe ore infatti non ha commesso alcuna malvagia azione che recasse danno a se medesimo e al prossimo: la credete una cosa da niente? Eppure poi, quasi prima della colazione - o della doccia se non desinate al mattino - ci turba l'animo l'angusta sensazione di ricordare qualcosa di spiacevole, ma indefinito sfuggente, non ancora messo decentemente a fuoco dalla coscienza; quando questa giungerà, più tardi ma non troppo, l'incanto di una riacquisita verginità etica sfumerà nel serrato ritmo delle azioni quotidiane e ricordando il passato prossimo delle proprie indecenze ci si dirà afflitti da una malvagità senza scampo, solo assecondabile per fatalità.
Tutto questo era per gli uomini di coscienza: per il resto siamo di fronte ad una quaestio de nihilo.
[La soluzione la trovate in Sant'Agostino ed in Kierkegaard, nello specifico. Altrimenti se avete delle idee migliori postate questo inutilissimo intervento, grazie]
sabato 25 agosto 2007
Momentum I
Quando penso che l'immacolato mattino sia destinato a corrompersi nella trafila di cause ed effetti prolungati sino a sera, senza ch'essi abbiano significato unitario ma solo il disturbo di servire per un momento il capriccio d'esistere, ebbene comprendo che logicamente la soluzione migliore sarebbe quella di smettere d'affannarsi, di giocare a fingere la vita ed immobilizzars in una lunghissima atonia di gesti e parole, lontano dalla brama ma lontano dal dolore... Eppure l'inclinazione di alcuni raggi alle sei del mattino commuove ancora il cuore, ed il sole svergognato lungo la collina, ed il mare immaginato sino alla fine di tutti gli orizzonti; contraddizioni, piccole antinomie cardiache pronte a farsi ritmo e parola.
venerdì 24 agosto 2007
Presentazioni
Mi presento dicendo semplicemente che il sentimentalismo in arte è davvero di cattivo gusto: non solo fa del patetismo la propria ragion d'essere, ma induce il pensiero ad un inevitabile scadimento. Che è quello contemporaneo, insomma.
Proposte non ce ne sono, solo l'accidia.
Così sia...
Proposte non ce ne sono, solo l'accidia.
Così sia...
venerdì 10 agosto 2007
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