lunedì 1 dicembre 2008

Musellaro, 30 Novembre 2008

Musellaro

Il giorno era colmo di luce, porcellane imperfette
fra il vuoto dei rami e lo stupidario degli anni.
Il mio amore se ne stava nei ritardi,
negli umori del Morrone che dal cielo
a strapiombo precipitano l'anima del mondo,
la sua perdizione, la sua commozione.
Pensavo morire senza fughe,
senza trasfigurazioni cardinali,
ha importanza? Pensavo
alle noci nei bauli, al fil di lana
che trafigge le montagne
inducendole al respiro impetuoso
della terra, alle mani nodose di Dio.

Piccole rose di cuore gemmarono
purpuree il crepuscolo e la sua fine,

mercoledì 20 agosto 2008

L'onore

Se l'onore, ovvero il grado di civiltà di una Nazione lo si vedesse dalle persone che accorrono a certi funerali, beh... Per la nazione italiana la giornata di oggi sarebbe da dimenticare.

Vedi alla voce letteratura VS calcio e/o alcuni VS massa

martedì 19 agosto 2008

Le scelte

Non si prendono decisioni fondamentali: si opta casualmente fra alternative perfettamente equivalenti sotto tutti i punti di vista, meno uno: il punto di vista emotivo. La volubilità che soggiace alla determinazione dei percorsi umani è direttamente proporzionale alla qualità metabolizzata del dolore riferito al vissuto e inversamente proporzionale al grado di dipendenza dal contesto in cui l'individuo è inserito; questo significa che più il soggetto apprende la funzione terapeutica della sofferenza, più ha le potenzialità di sviluppare una sorta di regale freddezza davanti alle incognite, ovvero di fronte alle ansie che naturalmente fanno da corollario al sopraggiungere di una scelta, perché ha l'animo totalmente invaso (citando Simone Weil) dalla consapevolezza che sbagliando o meno si patirà ugualmente l'esclusione dell'alternativa (ved. rimorso e/o rimpianto). Inoltre, più il soggetto è indipendente dal suo ambiente più ha la possibilità di maturare una scelta intimamente giustificata, frutto di un'attività di pensiero/riflessione/gioco emotivo-intellettivo abbastanza libera da generare situazioni reali inedite (e destabilizzanti).

Tutto questo per dire che avendo la possibilità di completare con facilità gli studi e quindi di dare una concreta impennata alla mia futura carriera accademica presso l'università più prestigiosa del mondo occidentale, ergo continuando a coltivare il fare letterario incatenata a logiche politiche e scolistiche, ho scelto di restare e di diventare un libero, umanista Maresciallo dei Carabinieri: come hanno fatto gli uomini della mia famiglia da non ricordo quante generazioni. Io sono una donna, certo, ma questa è davvero un'altra storia.

Cosa significa?

domenica 17 agosto 2008

Ritorno

Si consuma il ritorno tra i suoi preparativi, l'atto di ritornare e la possibilità di disporsi nell'animo ad intraprendere nuove, illimitate partenze.

Eccomi.

La traversata americana ha riempito gli occhi di colore, rielaborato linfe, stancato le gambe - la mente e soprattutto la lingua grazie a quel barbaro, imperioso imperialista sistema di segni denominato "inglese". In realtà i fiori oltre il confine sono uguali a quelli che negli anni ho coltivato nella mia mente-libro, un legge fatale ci sovrasta nella nostra mutua potenzialità di crederci diversi, partire mi è in ultima analisi stato utile solo per comprendere questo: il pensabile ci appartiene solo quando l'abitiamo con atti e materia; diversamente il pensabile fomenta molecole astruse di delirio cui solo il viaggio può porre rimedio. Così è stato e così sarà sempre, almeno per me spero... Negli anni, contro la meccanica delle saliche leggi caratteriali, la volontà di deviamento dalla pavesiane rotaie svetta, ma a nulla serve: a nulla: non so vivere per più di un mese nello stesso posto. Non sono in grado.. A cosa mi porterà questa inquietudine?
Ad una completa quanto arida solitudine, certamente, ma non ciò mi spaventa.. In realtà non una conseguenza di quel che potrei scatenare mi fa paura per la mia vita; il timore è danneggiare la sensibilità delle persone che, malamente, amo.

Dunque a tentoni, coadiuvati dalla poesia (degli altri) il mio tempo dovrebbe riprendere a svagarsi, nutrendosi di nostalgie bostoniane ricche di riferimenti pseudoletterari... Ma ne vale la pena?

Sì, il prodotto letterario, sebbene sottoposto alla possibilità di divenire feticcio dei fantasmi d'epoca post-moderna, vale sempre la pena d'essere pensato, esperito, accolto.


domenica 30 marzo 2008

Partenze, semine e raccolti..

Allora...
Il silenzio di mesi è qui interrotto, causa imminente partenza per gli Stati Uniti, Boston city.
Non so cosa dire al mio tempo svagato, non credo di aver molto da dire in realtà...
Il tempo, quello vero, quello disperatamente impegnato, si è involato come il bene di certi occhi veduti mai.

Cosa significa questa partenza per me?
Una semina distratta di bisogni...
Un raccolto insperato che svagato tornerà ad esser nuovamente qui narrato.

http://www.youtube.com/watch?v=bo3Kl3KBgrk&feature=related

Buon riposo di sonni elefantici e buone cose al mondo.

Federica