7.
Troppo tardi, amico, giungiamo noi. Vivono certo gli dèi
ma là, sul nostro capo, in un altro mondo.
Senza tregua lì agiscono e sembrano poco curare
se noi vivamo, tanto ci risparmiano i celesti
Perché non sempre è capace un debole vaso d contenerli:
solo a periodi l'uomo sostiene pienezza divina.
Sogno di loro è, dopo, la vita. Pure l'errare
giova come sopore: rende forti lo stento e la notte,
finché eroi cresciuti in cula di bronzo,
cuori, come una volta, ai celesti di forza sian pari.
Tonando giungono allora. Ma intanto spesso mi chiedo
se non è meglio dormire che stare così senza compagni
a languire in attesa: e che fare intanto e che dire
non so: e perché poeti nei tempi di privazione?
Ma tu dici che sono come i poeti sacri di Diòniso
che di paese in paese andavano nella sacra notte.
F. H.
Troppo tardi, amico, giungiamo noi. Vivono certo gli dèi
ma là, sul nostro capo, in un altro mondo.
Senza tregua lì agiscono e sembrano poco curare
se noi vivamo, tanto ci risparmiano i celesti
Perché non sempre è capace un debole vaso d contenerli:
solo a periodi l'uomo sostiene pienezza divina.
Sogno di loro è, dopo, la vita. Pure l'errare
giova come sopore: rende forti lo stento e la notte,
finché eroi cresciuti in cula di bronzo,
cuori, come una volta, ai celesti di forza sian pari.
Tonando giungono allora. Ma intanto spesso mi chiedo
se non è meglio dormire che stare così senza compagni
a languire in attesa: e che fare intanto e che dire
non so: e perché poeti nei tempi di privazione?
Ma tu dici che sono come i poeti sacri di Diòniso
che di paese in paese andavano nella sacra notte.
F. H.