La ricerca di un linguaggio poetico è fallimentare in partenza, eppure è una ricerca: appropriazione debita di un mezzo espressivo. La vera poesia di un siffatto processo non è il prodotto, la pagina n°20 con la lirica n°8, no.. Semmai questa è il tacito accordo tra ciò che è e ciò che deve essere; il momento più fecondo è la sperimentazione del mezzo, quel "fare" che indipendentemente dall'oggetto si sforza d'essere demiurgico in primis verso se stesso. E' bellissimo. Possedere nell'istante tutti i flutti dei mari del Sud, iniziando a prevederne le correnti; intendo, studiare alcuni veri poeti, non stilisticamente (è un criterio troppo generico, ingannevole a volte), bensì il loro sicurissimo linguaggio materiale. Parole che sono cose.
Dante Alighieri.
La mia poesia è una strada.
domenica 28 ottobre 2007
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