Musellaro
Il giorno era colmo di luce, porcellane imperfette
fra il vuoto dei rami e lo stupidario degli anni.
Il mio amore se ne stava nei ritardi,
negli umori del Morrone che dal cielo
a strapiombo precipitano l'anima del mondo,
la sua perdizione, la sua commozione.
Pensavo morire senza fughe,
senza trasfigurazioni cardinali,
ha importanza? Pensavo
alle noci nei bauli, al fil di lana
che trafigge le montagne
inducendole al respiro impetuoso
della terra, alle mani nodose di Dio.
Piccole rose di cuore gemmarono
purpuree il crepuscolo e la sua fine,
lunedì 1 dicembre 2008
mercoledì 20 agosto 2008
L'onore
Se l'onore, ovvero il grado di civiltà di una Nazione lo si vedesse dalle persone che accorrono a certi funerali, beh... Per la nazione italiana la giornata di oggi sarebbe da dimenticare.
Vedi alla voce letteratura VS calcio e/o alcuni VS massa
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martedì 19 agosto 2008
Le scelte
Non si prendono decisioni fondamentali: si opta casualmente fra alternative perfettamente equivalenti sotto tutti i punti di vista, meno uno: il punto di vista emotivo. La volubilità che soggiace alla determinazione dei percorsi umani è direttamente proporzionale alla qualità metabolizzata del dolore riferito al vissuto e inversamente proporzionale al grado di dipendenza dal contesto in cui l'individuo è inserito; questo significa che più il soggetto apprende la funzione terapeutica della sofferenza, più ha le potenzialità di sviluppare una sorta di regale freddezza davanti alle incognite, ovvero di fronte alle ansie che naturalmente fanno da corollario al sopraggiungere di una scelta, perché ha l'animo totalmente invaso (citando Simone Weil) dalla consapevolezza che sbagliando o meno si patirà ugualmente l'esclusione dell'alternativa (ved. rimorso e/o rimpianto). Inoltre, più il soggetto è indipendente dal suo ambiente più ha la possibilità di maturare una scelta intimamente giustificata, frutto di un'attività di pensiero/riflessione/gioco emotivo-intellettivo abbastanza libera da generare situazioni reali inedite (e destabilizzanti).
Tutto questo per dire che avendo la possibilità di completare con facilità gli studi e quindi di dare una concreta impennata alla mia futura carriera accademica presso l'università più prestigiosa del mondo occidentale, ergo continuando a coltivare il fare letterario incatenata a logiche politiche e scolistiche, ho scelto di restare e di diventare un libero, umanista Maresciallo dei Carabinieri: come hanno fatto gli uomini della mia famiglia da non ricordo quante generazioni. Io sono una donna, certo, ma questa è davvero un'altra storia.
Cosa significa?
Tutto questo per dire che avendo la possibilità di completare con facilità gli studi e quindi di dare una concreta impennata alla mia futura carriera accademica presso l'università più prestigiosa del mondo occidentale, ergo continuando a coltivare il fare letterario incatenata a logiche politiche e scolistiche, ho scelto di restare e di diventare un libero, umanista Maresciallo dei Carabinieri: come hanno fatto gli uomini della mia famiglia da non ricordo quante generazioni. Io sono una donna, certo, ma questa è davvero un'altra storia.
Cosa significa?
domenica 17 agosto 2008
Ritorno
Si consuma il ritorno tra i suoi preparativi, l'atto di ritornare e la possibilità di disporsi nell'animo ad intraprendere nuove, illimitate partenze.
Eccomi.
La traversata americana ha riempito gli occhi di colore, rielaborato linfe, stancato le gambe - la mente e soprattutto la lingua grazie a quel barbaro, imperioso imperialista sistema di segni denominato "inglese". In realtà i fiori oltre il confine sono uguali a quelli che negli anni ho coltivato nella mia mente-libro, un legge fatale ci sovrasta nella nostra mutua potenzialità di crederci diversi, partire mi è in ultima analisi stato utile solo per comprendere questo: il pensabile ci appartiene solo quando l'abitiamo con atti e materia; diversamente il pensabile fomenta molecole astruse di delirio cui solo il viaggio può porre rimedio. Così è stato e così sarà sempre, almeno per me spero... Negli anni, contro la meccanica delle saliche leggi caratteriali, la volontà di deviamento dalla pavesiane rotaie svetta, ma a nulla serve: a nulla: non so vivere per più di un mese nello stesso posto. Non sono in grado.. A cosa mi porterà questa inquietudine?
Ad una completa quanto arida solitudine, certamente, ma non ciò mi spaventa.. In realtà non una conseguenza di quel che potrei scatenare mi fa paura per la mia vita; il timore è danneggiare la sensibilità delle persone che, malamente, amo.
Dunque a tentoni, coadiuvati dalla poesia (degli altri) il mio tempo dovrebbe riprendere a svagarsi, nutrendosi di nostalgie bostoniane ricche di riferimenti pseudoletterari... Ma ne vale la pena?
Sì, il prodotto letterario, sebbene sottoposto alla possibilità di divenire feticcio dei fantasmi d'epoca post-moderna, vale sempre la pena d'essere pensato, esperito, accolto.
Eccomi.
La traversata americana ha riempito gli occhi di colore, rielaborato linfe, stancato le gambe - la mente e soprattutto la lingua grazie a quel barbaro, imperioso imperialista sistema di segni denominato "inglese". In realtà i fiori oltre il confine sono uguali a quelli che negli anni ho coltivato nella mia mente-libro, un legge fatale ci sovrasta nella nostra mutua potenzialità di crederci diversi, partire mi è in ultima analisi stato utile solo per comprendere questo: il pensabile ci appartiene solo quando l'abitiamo con atti e materia; diversamente il pensabile fomenta molecole astruse di delirio cui solo il viaggio può porre rimedio. Così è stato e così sarà sempre, almeno per me spero... Negli anni, contro la meccanica delle saliche leggi caratteriali, la volontà di deviamento dalla pavesiane rotaie svetta, ma a nulla serve: a nulla: non so vivere per più di un mese nello stesso posto. Non sono in grado.. A cosa mi porterà questa inquietudine?
Ad una completa quanto arida solitudine, certamente, ma non ciò mi spaventa.. In realtà non una conseguenza di quel che potrei scatenare mi fa paura per la mia vita; il timore è danneggiare la sensibilità delle persone che, malamente, amo.
Dunque a tentoni, coadiuvati dalla poesia (degli altri) il mio tempo dovrebbe riprendere a svagarsi, nutrendosi di nostalgie bostoniane ricche di riferimenti pseudoletterari... Ma ne vale la pena?
Sì, il prodotto letterario, sebbene sottoposto alla possibilità di divenire feticcio dei fantasmi d'epoca post-moderna, vale sempre la pena d'essere pensato, esperito, accolto.
domenica 30 marzo 2008
Partenze, semine e raccolti..
Allora...
Il silenzio di mesi è qui interrotto, causa imminente partenza per gli Stati Uniti, Boston city.
Non so cosa dire al mio tempo svagato, non credo di aver molto da dire in realtà...
Il tempo, quello vero, quello disperatamente impegnato, si è involato come il bene di certi occhi veduti mai.
Cosa significa questa partenza per me?
Una semina distratta di bisogni...
Un raccolto insperato che svagato tornerà ad esser nuovamente qui narrato.
http://www.youtube.com/watch?v=bo3Kl3KBgrk&feature=related
Buon riposo di sonni elefantici e buone cose al mondo.
Federica
Il silenzio di mesi è qui interrotto, causa imminente partenza per gli Stati Uniti, Boston city.
Non so cosa dire al mio tempo svagato, non credo di aver molto da dire in realtà...
Il tempo, quello vero, quello disperatamente impegnato, si è involato come il bene di certi occhi veduti mai.
Cosa significa questa partenza per me?
Una semina distratta di bisogni...
Un raccolto insperato che svagato tornerà ad esser nuovamente qui narrato.
http://www.youtube.com/watch?v=bo3Kl3KBgrk&feature=related
Buon riposo di sonni elefantici e buone cose al mondo.
Federica
mercoledì 31 ottobre 2007
Trasfigurazione - G. Trakl
Quando scende la sera,
ti abbandona lieve un azzurro volto.
Un piccolo uccello canta nel tamarindo.
Un mite monaco
congiunge le mani spente.
Un bianco angelo visita Maria.
Una corona notturna
di violette, grano e purpurea uva
è l'anno del contemplante.
Ai tuoi piedi
si aprono le fosse dei morti,
quando posi la fronte sull'argentee mani.
Silenziosa dimora
sulla tua bocca l'autunnale luna,
ebbra dell'azzurro canto del succo di papavero;
azzurro fiore
che lieve risuona entro ingiallita pietra.
ti abbandona lieve un azzurro volto.
Un piccolo uccello canta nel tamarindo.
Un mite monaco
congiunge le mani spente.
Un bianco angelo visita Maria.
Una corona notturna
di violette, grano e purpurea uva
è l'anno del contemplante.
Ai tuoi piedi
si aprono le fosse dei morti,
quando posi la fronte sull'argentee mani.
Silenziosa dimora
sulla tua bocca l'autunnale luna,
ebbra dell'azzurro canto del succo di papavero;
azzurro fiore
che lieve risuona entro ingiallita pietra.
domenica 28 ottobre 2007
Il linguaggio dei Mari del Sud
La ricerca di un linguaggio poetico è fallimentare in partenza, eppure è una ricerca: appropriazione debita di un mezzo espressivo. La vera poesia di un siffatto processo non è il prodotto, la pagina n°20 con la lirica n°8, no.. Semmai questa è il tacito accordo tra ciò che è e ciò che deve essere; il momento più fecondo è la sperimentazione del mezzo, quel "fare" che indipendentemente dall'oggetto si sforza d'essere demiurgico in primis verso se stesso. E' bellissimo. Possedere nell'istante tutti i flutti dei mari del Sud, iniziando a prevederne le correnti; intendo, studiare alcuni veri poeti, non stilisticamente (è un criterio troppo generico, ingannevole a volte), bensì il loro sicurissimo linguaggio materiale. Parole che sono cose.
Dante Alighieri.
La mia poesia è una strada.
Dante Alighieri.
La mia poesia è una strada.
sabato 27 ottobre 2007
Il male perché fa male? Parte IV
Non è il male, non è nemmeno il tempo. Figuriamoci, il tempo... Una categoria, una scatola di fiammiferi che avvampa nel punto in cui risanata è la rottura di anni ad aspettare.
Altro, un'altera alterità che si fa altissima Minerva.. Occhi di dea.
Esattamente questo:
i non più tornati, troppo morti per marciare all'indietro, troppo vivi dall'altra parte;
qualche carezza risolutiva mai giunta, mai ostinatamente cercata;
un sentimento vivo dell'esistenza.
Per oggi il male è questo, e fa male perché gli dei mai come adesso si stanno divertendo.
Annaspano i lari, secchi sul camino.
Altro, un'altera alterità che si fa altissima Minerva.. Occhi di dea.
Esattamente questo:
i non più tornati, troppo morti per marciare all'indietro, troppo vivi dall'altra parte;
qualche carezza risolutiva mai giunta, mai ostinatamente cercata;
un sentimento vivo dell'esistenza.
Per oggi il male è questo, e fa male perché gli dei mai come adesso si stanno divertendo.
Annaspano i lari, secchi sul camino.
Il raccolto e l'olivo
Dopo la stanchezza buona, quella vera, quella della terra, giunge il nutrimento come una verità.
Dopo, un'imbarazzata sigaretta ci ricorda la post-modernità.
Dopo, un'imbarazzata sigaretta ci ricorda la post-modernità.
martedì 16 ottobre 2007
Aumento del pane e suo semplicissimo rimedio
Nota sull'aumento del pane.
Il pane fatto in casa:
1) Costa pochissimo (all'incirca 2euro massimi per 3 kg), e vi dura tanto;
2) Fa benissimo (possono essere utilizzati tutti gli ingredienti più pregiati dal punto di vista nutritivo, con una libertà d'inventiva infinita);
3) Contrariamente a quanto si creda, ruba un tempo minimo, o almeno qualitativamente più alto di un qualsiasi pomeriggio passato a narcotizzarsi davanti alla televisione;
4) Per tutte queste motivazioni, e per altro altro ancora, un consiglio: torniamo al "fare", alla possibilità di creare l'irripetibile fusione di forma e sostanza che sì, lontano da ogni banale simbolizzazione, consiste anche e soprattutto nella cottura casalinga del pane.
Buona giornata a tutti.
P.S. = Dimenticavo di dire che ha un profumo buonissimo...
Il pane fatto in casa:
1) Costa pochissimo (all'incirca 2euro massimi per 3 kg), e vi dura tanto;
2) Fa benissimo (possono essere utilizzati tutti gli ingredienti più pregiati dal punto di vista nutritivo, con una libertà d'inventiva infinita);
3) Contrariamente a quanto si creda, ruba un tempo minimo, o almeno qualitativamente più alto di un qualsiasi pomeriggio passato a narcotizzarsi davanti alla televisione;
4) Per tutte queste motivazioni, e per altro altro ancora, un consiglio: torniamo al "fare", alla possibilità di creare l'irripetibile fusione di forma e sostanza che sì, lontano da ogni banale simbolizzazione, consiste anche e soprattutto nella cottura casalinga del pane.
Buona giornata a tutti.
P.S. = Dimenticavo di dire che ha un profumo buonissimo...
venerdì 5 ottobre 2007
domenica 30 settembre 2007
Pane e Vino
7.
Troppo tardi, amico, giungiamo noi. Vivono certo gli dèi
ma là, sul nostro capo, in un altro mondo.
Senza tregua lì agiscono e sembrano poco curare
se noi vivamo, tanto ci risparmiano i celesti
Perché non sempre è capace un debole vaso d contenerli:
solo a periodi l'uomo sostiene pienezza divina.
Sogno di loro è, dopo, la vita. Pure l'errare
giova come sopore: rende forti lo stento e la notte,
finché eroi cresciuti in cula di bronzo,
cuori, come una volta, ai celesti di forza sian pari.
Tonando giungono allora. Ma intanto spesso mi chiedo
se non è meglio dormire che stare così senza compagni
a languire in attesa: e che fare intanto e che dire
non so: e perché poeti nei tempi di privazione?
Ma tu dici che sono come i poeti sacri di Diòniso
che di paese in paese andavano nella sacra notte.
F. H.
Troppo tardi, amico, giungiamo noi. Vivono certo gli dèi
ma là, sul nostro capo, in un altro mondo.
Senza tregua lì agiscono e sembrano poco curare
se noi vivamo, tanto ci risparmiano i celesti
Perché non sempre è capace un debole vaso d contenerli:
solo a periodi l'uomo sostiene pienezza divina.
Sogno di loro è, dopo, la vita. Pure l'errare
giova come sopore: rende forti lo stento e la notte,
finché eroi cresciuti in cula di bronzo,
cuori, come una volta, ai celesti di forza sian pari.
Tonando giungono allora. Ma intanto spesso mi chiedo
se non è meglio dormire che stare così senza compagni
a languire in attesa: e che fare intanto e che dire
non so: e perché poeti nei tempi di privazione?
Ma tu dici che sono come i poeti sacri di Diòniso
che di paese in paese andavano nella sacra notte.
F. H.
mercoledì 26 settembre 2007
Luna
Madre del cielo, albeggi assorta in questa sera che ha il ritmo di tutte le stoffe; passate a pensare che la domanda più illogica che ci siamo insegnati noi a noi stessi è quella relativa al senso della vita. Basta. Stanchiamoci, poi si vedrà.
Sonno elefante
Sonno elefante
Sonno elefante - Paolo Conte
Com'è riposante il tempo da quando non esiste.
Droga dimenticata di un tumulto di giorni svagati nel passato imprecisabile della speranza: ora alcuni uccelli tagliano il cielo di tanto in tanto, un gatto saetta, i monti sgretolano gli occhi; ora il senso della durata agonizza nei suburbi della poesia.
Sonno di nuvola, sonno di cupola.
Buonanotte.
Droga dimenticata di un tumulto di giorni svagati nel passato imprecisabile della speranza: ora alcuni uccelli tagliano il cielo di tanto in tanto, un gatto saetta, i monti sgretolano gli occhi; ora il senso della durata agonizza nei suburbi della poesia.
Sonno di nuvola, sonno di cupola.
Buonanotte.
giovedì 30 agosto 2007
martedì 28 agosto 2007
Il male perché fa male? Parte II
Quando domande inutili quali "Dove andremo a finire?" mi attanagliano la mente, l'Operetta Morale sull'Illustrissima madama Morte & madama Moda mi riportano alla normalità del nihil sub sole novum, e mi sento meglio; avvertire il meglio nel peggio è la sola felicità che posso concedermi, inoltre diversamente non saprei aggiustarmi. Intanto qualcuno qui fuori droga la notte affinché continui a credere la buffa umanità ch'è pieno giorno.
Eppure, eppure dev'esserci un'interiorità della quale più non disperare, uno sguardo addolcito nel reale..
Aiutatemi a capire.
P.S.= Debbo la foto all'amico Ciro.
lunedì 27 agosto 2007
Momentum II
Fu un amore urbano, Milano.
Si trattò di un certo modo di stare al mondo: tra la finestra rettangolare che dava su via Crescenzago e la pioggia obliqua gettata dai palazzi s'annullava lo sguardo, come di un paesaggio collinare che per monotonia addormenta e placa. Poi anche alcuni lampi dai tram, gli sguardi sempre chiusi dei passanti, palmizi incastrati dalla neve su tropicali macadam: il pietrisco risorgendo mi portava al mare, eppur così lontano... Sino ad Otranto, sino alle lacrime elleniche dell'Egeo. Ma innamorando Milano mi centrava col fulcro del reale, ed io con lui disperavo della nostra affinità geometrica.
Infine fu l'epilogo di giorni pellegrini a risvegliarmi nuovamente stanca, la verità lontana.
Ora solo qualche volpe rara appare nella notte, un decoro lombardo lampeggiando a tratti m'accompagna sulla strada verso il buio.
Si trattò di un certo modo di stare al mondo: tra la finestra rettangolare che dava su via Crescenzago e la pioggia obliqua gettata dai palazzi s'annullava lo sguardo, come di un paesaggio collinare che per monotonia addormenta e placa. Poi anche alcuni lampi dai tram, gli sguardi sempre chiusi dei passanti, palmizi incastrati dalla neve su tropicali macadam: il pietrisco risorgendo mi portava al mare, eppur così lontano... Sino ad Otranto, sino alle lacrime elleniche dell'Egeo. Ma innamorando Milano mi centrava col fulcro del reale, ed io con lui disperavo della nostra affinità geometrica.
Infine fu l'epilogo di giorni pellegrini a risvegliarmi nuovamente stanca, la verità lontana.
Ora solo qualche volpe rara appare nella notte, un decoro lombardo lampeggiando a tratti m'accompagna sulla strada verso il buio.
domenica 26 agosto 2007
Il male perché fa male? Parte I
Hitler al mattino si svegliava intatto, come ognuno di noi ogni giorno s'alza dal proprio giaciglio puro, fresco, rinnovato dal buon riposo o stremato da un'interminabile insonnia, ma comunque libero dai gangli della coscienza: per otto lunghe ore infatti non ha commesso alcuna malvagia azione che recasse danno a se medesimo e al prossimo: la credete una cosa da niente? Eppure poi, quasi prima della colazione - o della doccia se non desinate al mattino - ci turba l'animo l'angusta sensazione di ricordare qualcosa di spiacevole, ma indefinito sfuggente, non ancora messo decentemente a fuoco dalla coscienza; quando questa giungerà, più tardi ma non troppo, l'incanto di una riacquisita verginità etica sfumerà nel serrato ritmo delle azioni quotidiane e ricordando il passato prossimo delle proprie indecenze ci si dirà afflitti da una malvagità senza scampo, solo assecondabile per fatalità.
Tutto questo era per gli uomini di coscienza: per il resto siamo di fronte ad una quaestio de nihilo.
[La soluzione la trovate in Sant'Agostino ed in Kierkegaard, nello specifico. Altrimenti se avete delle idee migliori postate questo inutilissimo intervento, grazie]
sabato 25 agosto 2007
Momentum I
Quando penso che l'immacolato mattino sia destinato a corrompersi nella trafila di cause ed effetti prolungati sino a sera, senza ch'essi abbiano significato unitario ma solo il disturbo di servire per un momento il capriccio d'esistere, ebbene comprendo che logicamente la soluzione migliore sarebbe quella di smettere d'affannarsi, di giocare a fingere la vita ed immobilizzars in una lunghissima atonia di gesti e parole, lontano dalla brama ma lontano dal dolore... Eppure l'inclinazione di alcuni raggi alle sei del mattino commuove ancora il cuore, ed il sole svergognato lungo la collina, ed il mare immaginato sino alla fine di tutti gli orizzonti; contraddizioni, piccole antinomie cardiache pronte a farsi ritmo e parola.
venerdì 24 agosto 2007
Presentazioni
Mi presento dicendo semplicemente che il sentimentalismo in arte è davvero di cattivo gusto: non solo fa del patetismo la propria ragion d'essere, ma induce il pensiero ad un inevitabile scadimento. Che è quello contemporaneo, insomma.
Proposte non ce ne sono, solo l'accidia.
Così sia...
Proposte non ce ne sono, solo l'accidia.
Così sia...
venerdì 10 agosto 2007
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